"Innamoràti di Napoli": schede di uomini che hanno fatto la storia, propria o del proprio paese, ma sempre con Napoli nel cuore, da chi è nato a Napoli ma è divenuto famoso in Italia (e spesso nel mondo), a chi da Napoli è stato solo adottato, ma, amato dal mondo, ha scelto di amare solo la città di Partenope. L'amore - disse qualcuno - è l'unica cosa che, se condivisa, aumenta; e loro, gli innamoràti di Napoli, hanno portato e portano la passione di questa città e per questa città in Italia e nel mondo. Ma quale Napoli è rimasta loro nel cuore? E quale Napoli tentano di mostrare al pubblico? Questo tenteremo di scoprirlo man mano, con un personaggio per ogni capitolo.
L’innamorata di oggi è Valentina Stella (nome d'arte di Immacolata Iorio), una delle più belle voci femminili della Napoli contemporanea. Sedicesima di venti figli, Valentina comincia la sua carriera a sei anni, al Leon d’Oro di piazza Dante come “posteggiatrice”, genere interpretato già dal padre. Scoperta da Pier Francesco Pingitore (e voce di alcuni dei primi spettacoli del Bagaglino), la Stella porta lo spettacolo “Novecento Napoletano” in giro per il mondo, assieme a Marisa Laurito. Ultimamente abbiamo potuto ammirarla nell'interpretazione di “Passione eterna” nel film “Benvenuti al sud” di Luca Miniero e con Alessandro Siani.
Valentina, qual è, secondo lei, il posto più romantico di Napoli?
Tutta Napoli è romantica; non esiste un posto in particolare. Diciamo che soprattutto io adoro Santa Lucia, Santa Chiara, la Chiesa del Gesù: sono posti che hanno dei sapori meravigliosi
Lei è spesso in giro in Italia e nel mondo per questioni di lavoro. Qual è la Napoli che porta in giro per il mondo, quella che tiene a far conoscere al suo pubblico?
Sono fortunata: Napoli ha un grandissimo patrimonio di canzoni. Io ne conosco circa cinquecento. Quando giro per il mondo, le prime canzoni che canto sono “I' te vurria vasà”, “Era de maggio”, “O sole mio”, tutte canzoni classiche, da Bovio a Viviani, passando per Russo, Di Giacomo e Gambardella.
Qual è il suo rapporto con Napoli e con i napoletani?
Napoli è la mia mamma: sono nata qui e ho imparato tante cose da questa città. Il rapporto con i napoletani è stupendo: ho imparato ad accettarli, a comprendere tante cose. Se si amano i napoletani bisogna amarli per come sono: non si può pretendere di cambiarli. Spesso la gente è arrabbiata perché deve necessariamente inventarsi qualcosa per sopravvivere. La disperazione porta anche a fare degli errori. Io credo che nessun napoletano voglia fare del male a qualcuno.
Quali sono i vantaggi, se ce ne sono, dell’essere napoletani?
Secondo me essere napoletani è un grande vantaggio. Quando si è ragazzini si pensa che nascendo a Milano sarebbe stato possibile fare più cose rispetto a qui. Invece no: essere napoletani è un grande vantaggio perché Napoli è unica al mondo.
Quanto è innamorata di Napoli da 1 a 10? E perché?
Ovviamente mille, il massimo. Quando uno è innamorato non si chiede mai il perché. A volte mi guardo intorno e mi chiedo: “Ma perché?” Mah, me la sento proprio nel cuore. E’ qualcosa di viscerale che uno ha. Non si possono dire le motivazioni, forse perché mi sento protetta qua nonostante i nostri mille problemi.
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