domenica 27 marzo 2011

Amici di Napoli - Madre Napoli

Napoletanità. E’ parola semplice e complessa nello stesso tempo per la quale sono state scritte migliaia di pagine,spese migliaia di parole sia in senso negativo che positivo. Il contenuto di Madre Napoli sembrerebbe dimenticare la parte negativa. Parliamo infatti di poesie e canzoni ovvero della napoletanità che riferisce al sole, al mare, ai sentimenti, in una parola alla parte “poetica”della nostra città dove il sole è sempre caldo e lucente,la luna è la compagna degli innamorati, il mare canta. Chi volesse trovare altro non lo troverà. Siamo consapevoli dei mali che affliggono Napoli e la sua gente ed assistiamo,impotenti,al degrado continuo dei suoi valori – simbolo. Viviamo intensamente il nostro tempo,ne conosciamo i mali e gli aspetti deteriori ma ci piace,quando le tensioni si fanno più acute,quando il “ dolore d’ ‘o campà “ si fa più bruciante rifugiarci nel mondo dell’arte,negli aspetti positivi della napoletanità non certo per sfuggire il negativo ma per prendere una momentanea boccata d’aria. In questo senso va interpretata Madre Napoli”.



Ci conviene cominciare a parlare così di altri amici di Napoli, del sito Madrenapoli in cui si parla di Napoli, della letteratura,  della storia, delle arti figurative  e della napoletanità in generale. L’ideatore è Antonio Mencarini, napoletano di nascita, trapiantato a Monza per esigenze lavorative, il cui incontro con Luciano Somma, un poeta napoletano geloso custode della tradizione, è stato come un colpo di fulmine: da esso sono nati diversi cd (L’alba di Domani, Luciano incontra Antonio), che hanno ottenuto un notevole successo di critica e di pubblico.
Mencarini aveva curato già in passato ai microfoni di Radio Capri la trasmissione “Caffè di notte”, proponendo poesia e musica napoletana, con la collaborazione di un noto cantante chitarrista napoletano, Carlo Missaglia, con il quale ha curato anche la serie “Madre Napoli”, poesie e canzoni dei più grandi autori partenopei per la Canale 21. Dopo una lunga pausa ha ripreso l’attività artistica mettendo in scena nel Teatro Maddalena di Monza insieme a Elio Veltre, autore e poeta napoletano, numerosi incontri di poesia e musica sia dedicati anche alla città di Napoli.
Io sono innamoratissimo di Napoli – ci confessa Antonio Mencarini – uno dei suoi posti più belli è romantici è un angolo di via Petrarca, dal quale si vede tutto il Golfo. Di notte è assai suggestivo. Mi viene in mente una frase di una famosa canzone: ‘ …ma è tanto bella Napule ca pure ll’odio te fa scurdà’. Il napoletano” – continua Antonio – “è colui che ha l’impressione di essere riscaldato dallo stesso sole di Salvatore di Giacomo e questo sole, ‘o sole mio,  splende ovunque. Si può essere napoletano indipendentemente dal luogo di nascita perché Napoletanità è un modo di essere, di vivere la vita, di considerare importanti cose come l’amore, la natura, i sentimenti”.

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