mercoledì 18 gennaio 2012

"Il bel cavaliere e la regina del lago perduto"


Ovvero "Perchè piace la Sirena"? Se una è la passione, tante sono le strade per raggiungerla. Speriamo che questa vi piaccia.

Quando un grande marchio decide di utilizzare un personaggio chiaramente ispirato alla Sirena e diffonderlo nel mondo, è la più grande testimonianza del successo di Partenope e di ciò che rappresenta.
Se poi questo personaggio diventa il simbolo di una sfida, il mezzo di un rilancio, e viene affidato alle mani di due premi Oscar, allora ne nasce una storia indimenticabile, argomento di questo nostro post.

Siamo nell'anno 1988 e una delle più grandi case di fumetti sta per cambiare gestione. Tutte le testate della Disney, (Topolino e non solo) infatti passano  dalla Mondadori, allora detentrice dei diritti, alla Walt Disney S.p.a.
Servono idee nuove per il cambio di gestione, qualcosa che non solo sappia mantenere il vecchio pubblico, ma anche esplorare nuove fette di terreno presenti in Italia: per la Disney, in particolare, voleva dire saper raccogliere il pubblico femminile e quello adolescenziale.
Vengono create allora nuove saghe a fumetti, presenti nello stesso Topolino, da far uscire, con cadenza varia.
Tra le prime, e sicuramente tra le più apprezzate di tutta la storia del magazine, ci sono I racconti intorno al fuoco: uno dei personaggi più amati e concilianti di tutto il mondo Disney, Nonna Papera, radunava i parenti intorno ad un falò scoppiettante con ottima cucina ed iniziava a narrare delle storie (sempre divise in due parti, come le notti in cui è narrato il racconto) ambientate nel vecchio West.
La prima di queste storie, da cui prende il titolo il nostro post, narra di un cavaliere speciale, con la chitarra al posto della pistola, capace di farsi benvolere da tutti per la sua arte di suonare.
Un giorno però, per sfuggire alla vendetta di un malvivente, è costretto ad attraversare un arido deserto, antica sede di un lago scomparso.
Ormai allo stremo delle forze, decide di cantare un'ultima canzone su quel lago, facendo avverare una vecchia leggenda: all'improvviso, dalle profondità della terra, l'acqua ritorna in superficie, e con essa la regina del lago, una donna con la coda di pesce e dalla voce dolcissima, in pratica, una Sirena.

La storia vi invitiamo a leggerla, senza narrarvene la fine, ma andiamo un po' più avanti nel tempo e vediamone le conseguenze.

La saga, anche per la grandezza dei suoi autori (Giorgio Cavazzano ai disegni e Rodolfo Cimino ai testi, entrambi autori pluripremiati e vincitori del premio Asaf, ovvero l'Oscar del fumetto), riscuote un grande successo di pubblico e di critica.

Le scelte innovative, rispetto alla tradizione disneyana, pagano. La storia d'amore da romanzo, la mancanza (a volte) di un lieto fine,  la presenza dei segni del tempo sulla psicologia e sul fisico dei personaggi, vengono accettate, apprezzate e apriranno nuove strade al fumetto Disney.

I grandi personaggi femminili del periodo faranno presa sul pubblico e porteranno alla realizzazione di una sezione femminile del vasto filone Disney.

In breve, I racconti intorno al fuoco aprono una nuova era nella storia della Disney, e non a caso, a fare da vera e propria apripista, è stata scelta una sirena.

Il personaggio, evidentemente, aveva tutte le caratteristiche adatte: innamorata, universale, infinita esattamente come l'amore e piena di valori senza tempo, quelli su cui, quando si punta, non si sbaglia mai.

Nata da tradizione altissima, la Sirena ha saputo calarsi tra il popolo come pochissimi altri personaggi nella storia dell'umanità: che lo colga un'industria che da secoli sa affascinare le masse, non è altro che un segnale della sua eternità.


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